La “tolleranza zero” non funziona con i bulli
Tramite un studio svolto dalla University of Virginia pare che adottare un metodo educativo di “tolleranza zero” nei confronti dei bulli a scuola non sia una vera e propria soluzione.
O meglio, sospendere o espellere un ragazzo che compie atti di bullismo permette di avere meno bulli a scuola, ma dal lato educativo si è constatato che è in crescita anche il numero degli studenti che abbandonano il corso di studi o che cambiano a scuola.
«Nelle scuole in cui invece si valuta con maggior attenzione il comportamento dello studente invece di espellere automaticamente, c’è un ricorso a rimedi più efficaci, come il counseling con esperti e incontri con i genitori», ha spiegato Dewey Cornell, ricercatore del Virginia Youth Violence Project a capo dello studio pubblicato sulla rivista School Psychology Review.
«L’approccio migliore per risolvere il problema è quindi quello di valutare con attenzione volta per volta i casi di violenza e minacce a scuola», ha concluso lo scienziato.
Fonte: LaStampa.it